Parliamo di Photoaging
Le radiazioni UV, come tutti sappiamo, danneggiano in maniera irreversibile la pelle in tutti gli strati fino in profondità: il sole è responsabile dell’invecchiamento in maniera molto più potente rispetto all’avanzare dell’età. Il problema correlato alle radiazioni solari, infatti, non riguarda tanto la possibilità di arrivare al termine dell’estate senza scottature o eritemi, sfoggiando un’invidiabile abbronzatura dorata, bensì è legato alla capacità della pelle di immagazzinare tutte le radiazioni che l’hanno colpita negli anni in una sorta di memoria cutanea, insieme ai danni che ne conseguono, i quali, pian piano, si sommano nel tempo. La pelle esposta alle radiazioni solari invecchia prematuramente, si parla di photoaging, e, specialmente dopo i 35 anni, manifesta in maniera più evidente i danni rispetto a una pelle coetanea che abbia subito una minore esposizione ai raggi UV:
. nelle zone più sottili, quali contorno occhi, collo e decolleté, si ha una maggiore formazione rugosa. Le rughe sono più numerose e profonde, appaiono come vere e proprie lesioni del tessuto, a causa del sommarsi dell’azione distruttrice diretta delle radiazioni sulle proteine dermiche e di quella indiretta, attraverso l’attivazione delle metalloproteinasi e l’aumento dei radicali liberi;
. dopo i 40 anni, la pelle appare ispessita e sono frequenti le ipercromie e le ipercheratosi (cheratosi attiniche);
. dopo i 50 anni, le macchie senili sul dorso delle mani risultano numerose e particolarmente evidenti.
I raggi UVA arrivano fino al derma, essi inoltre sono costanti tutto l’anno e non si concentrano nel periodo estivo come gli UVB, attraversano il vetro e sono generati anche dai video dei computer e dalle lampade alogene. I raggi UVA sono i principali responsabili del photoaging. Per tale motivo, per contrastare il danneggiamento cutaneo da esposizione ai raggi UV, tutte le creme antirughe da giorno dovrebbero contenere una protezione UVA anche nel periodo invernale.
Nel periodo estivo, le creme da giorno dovrebbero contenere un filtro almeno 30, anche in città! L’alternativa è utilizzare un filtro solare fluido e poco consistente sotto la propria crema da giorno abituale.
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