Cosmesi in farmacia un blog di farmacista33

Intervistiamo oggi per voi Paola Gallas, Direttore del Centro Studi Retail Salute ed esperta del settore farmacia.

Com’è oggi la situazione della dermocosmesi nelle farmacie italiane < Nel panorama attuale credo occorra ripensare il comparto in maniera differente. Infatti in questo momento non è più sufficiente l’allestimento commerciale con un reparto dermocosmetico pieno di tutto e di tutte le aziende, con immobilizzazioni finanziarie e magazzini pieni. Questo tipo di farmacia nel tempo ha subito le politiche delle aziende, mentre per pensare al futuro occorre andare in un’altra direzione. La specializzazione è una strada fondamentale! > .

Come fa il farmacista che fino a ieri ha seguito solo le aziende a specializzarsi ? < Occorre innanzitutto conoscere il bacino d’utenza, lo storico del venduto e le competenze del singolo farmacista. Anche la dermocosmesi fino a poco tempo fa poteva essere una specializzazione, ora non lo è più come categoria ed è bene che i farmacisti ne tengano conto. Tutte le farmacie infatti tengono il dermocosmetico, non è l’elemento differenziante. Si devono cercare all’interno del comparto altri elementi di specializzazione: cabina, cosmesi naturale, marchio della farmacia, prodotti di alto posizionamento, beauty consultant. E’ importante, oggi più che mai studiare logiche diverse che rendano diverso dalle altre farmacie chi davvero si vuole differenziare.

E le aziende che ruolo devono giocare ? < Le aziende hanno tutto l’interesse a standardizzare e seguire le logiche di assortimento: non dico di non interessarsi più alle grandi aziende, credo che serva tenere in assortimento i leader di mercato, che hanno forti capacità di comunicazione anche se per la farmacia rimangono marginalità basse. Ai leader si devono affiancare altre proposte, magari cercando marchi poco conosciuti con esclusive territoriali. Occorre oggi più che mai fare scelte coraggiose >.

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